Bear market (mercato ribassista)

Cos'è un mercato ribassista (bear market)?

Per mercato ribassista (bear market) si intende un periodo in cui i prezzi degli asset, come le azioni o le criptovalute, subiscono un calo significativo e continuo. In particolare, un mercato è considerato in fase ribassista quando i prezzi scendono del 20% o più dai massimi recenti, di solito per un periodo prolungato. Questa prolungata discesa è spesso accompagnata da un diffuso pessimismo degli investitori, che porta a un aumento delle vendite e a un ulteriore calo del valore degli asset. I mercati ribassisti possono essere innescati da vari fattori, tra cui rallentamenti economici, crisi geopolitiche, pandemie o bolle finanziarie. Il risultato è uno scenario di mercato caratterizzato da paura, incertezza e una generale mancanza di fiducia nelle prospettive economiche future.

Durante un mercato ribassista, il sentiment negativo può creare un ciclo che si auto-rinforza. Man mano che i prezzi scendono, gli investitori possono diventare sempre più timorosi e vendere i propri asset per evitare ulteriori perdite, accentuando la tendenza al ribasso. Questa diffusa pressione di vendita può portare a forti cali dei prezzi di mercato, con ripercussioni non solo su singoli titoli ma anche su interi indici di mercato come l'S&P 500 o il Dow Jones Industrial Average. I mercati ribassisti sono una parte naturale del ciclo economico e possono durare da pochi mesi a diversi anni, a seconda della gravità delle cause sottostanti e della velocità con cui si verifica la ripresa economica.

Perché si chiama mercato ribassista?

Si ritiene che il termine "bear market" (mercato orso/ribassista) abbia avuto origine dal modo in cui un orso attacca la sua preda, muovendo le zampe verso il basso. Questo movimento verso il basso simboleggia il calo dei prezzi in un mercato ribassista. Inoltre, c'è un vecchio detto che recita "non vendere la pelle di un orso prima di averlo catturato", riferendosi ai pericoli di vendere qualcosa che non si possiede ancora. Con il tempo, il termine "orso" è arrivato a descrivere gli speculatori che scommettevano sul calo dei prezzi.

Quanto dura un mercato ribassista?

La durata di un mercato ribassista può variare in modo significativo, in genere da pochi mesi a diversi anni, a seconda delle cause sottostanti e della velocità della ripresa economica. I dati storici indicano che i mercati ribassisti durano in media dai 9 ai 16 mesi. Tuttavia, la durata può essere influenzata da vari fattori, tra cui la gravità della crisi economica, gli interventi del governo e delle banche centrali e il sentiment degli investitori.

I mercati ribassisti sono spesso classificati in due tipi: ciclici e secolari. I mercati ribassisti ciclici sono di più breve durata, di solito da pochi mesi a un paio di anni, e sono spesso innescati da fattori economici temporanei o da correzioni di mercato. I mercati ribassisti secolari, invece, possono durare molto più a lungo, da diversi anni a decenni. Questi periodi prolungati di declino del mercato sono in genere determinati da problemi economici o strutturali più profondi.

Ad esempio, il mercato ribassista successivo alla crisi finanziaria del 2008 è durato circa 17 mesi, mentre quello della Grande Depressione si è protratto per diversi anni. Il mercato ribassista indotto dalla COVID-19 nel 2020 è stato relativamente breve, durando solo un mese circa prima che i mercati iniziassero a riprendersi, grazie anche a interventi fiscali e monetari rapidi e sostanziali.

Esempi di mercati ribassisti

I mercati ribassisti si sono verificati più volte nel corso della storia, con ripercussioni su diversi mercati finanziari:

1. La Grande Depressione (1929): il crollo del mercato azionario del 1929 portò a uno dei più lunghi e gravi mercati ribassisti. Il Dow Jones Industrial Average è crollato di quasi il 90% rispetto al suo picco, e l'economia globale ne ha risentito per anni.

2. Bolla delle Dot-com (2000-2002): l'eccesso di speculazione nelle società basate su Internet ha causato un significativo mercato ribassista quando la bolla è scoppiata. L'S&P 500 ha perso quasi il 49% del suo valore in questo periodo.

3. Crisi finanziaria (2007-2009): il crollo del mercato immobiliare e la successiva crisi finanziaria hanno portato a un mercato ribassista in cui l'S&P 500 è sceso di circa il 50%. Questo periodo è stato caratterizzato da una diffusa recessione economica e da alti tassi di disoccupazione.

4. Mercato ribassista delle criptovalute (2018): dopo aver raggiunto i massimi storici alla fine del 2017, Bitcoin e le altre criptovalute hanno subito un brusco calo nel 2018, con il prezzo di Bitcoin che è sceso da quasi $20.000 a circa $3.200.

5. Pandemia COVID-19 (2020): la comparsa della pandemia globale all'inizio del 2020 ha causato un rapido e brusco mercato ribassista con la chiusura delle economie di tutto il mondo. I principali indici azionari sono crollati drasticamente nel giro di poche settimane, anche se alla fine il mercato si è ripreso grazie all'intervento dei governi con misure di stimolo.

Mercato ribassista vs. correzione del mercato vs. pullback

Per gli investitori è fondamentale capire le differenze tra mercato ribassista, correzione del mercato e pullback:

● Mercato ribassista: un mercato ribassista è un periodo prolungato durante il quale i prezzi degli asset scendono del 20% o più rispetto ai massimi recenti. È caratterizzato da un pessimismo diffuso, da cali sostenuti e può durare da mesi ad anni. I mercati ribassisti spesso coincidono con le recessioni economiche e possono avere un impatto significativo sulla fiducia degli investitori e sull'attività economica.

● Correzione del mercato: una correzione del mercato è un calo nel breve termine dei prezzi degli asset, in genere tra il 10% e il 20%, rispetto ai massimi recenti. Le correzioni sono generalmente considerate come aggiustamenti naturali e salutari in un mercato che altrimenti tende al rialzo. Di solito durano da poche settimane a qualche mese e offrono agli investitori l'opportunità di acquistare asset a prezzi inferiori.

● Pullback: un pullback è un calo dei prezzi degli asset di durata ancora più breve, in genere inferiore al 10%. I pullback si verificano all'interno di un trend rialzista generale e sono spesso visti come piccoli cali o pause nel movimento al rialzo del mercato. Solitamente durano da pochi giorni a qualche settimana e sono considerati normali fluttuazioni di mercato.

Mercati ribassisti vs. mercati rialzisti

Un mercato ribassista è un periodo di declino dei prezzi degli asset, tipicamente segnato da un calo del 20% o più rispetto ai massimi recenti e caratterizzato da un diffuso pessimismo e rallentamento economico. Al contrario, un mercato rialzista è un periodo di aumento dei prezzi degli asset, solitamente caratterizzato da una crescente fiducia degli investitori e da una forte performance economica. Mentre i mercati ribassisti sono guidati dalla paura e dal sentiment negativo, i mercati rialzisti prosperano grazie all'ottimismo e agli indicatori economici positivi.

Le differenze principali tra mercati ribassisti e rialzisti risiedono nei movimenti dei prezzi, nel sentiment degli investitori e nelle condizioni economiche. In un mercato ribassista, i prezzi scendono e gli investitori diventano avversi al rischio, spostando spesso il loro denaro in asset più sicuri. L'economia mostra tipicamente segni di rallentamento, con una riduzione della spesa dei consumatori e profitti aziendali più bassi. Per contro, in un mercato rialzista, i prezzi degli asset aumentano e gli investitori sono più disposti ad assumersi rischi, alla ricerca di rendimenti più elevati. Le condizioni economiche in un mercato rialzista sono generalmente favorevoli, con forti tassi di occupazione, una solida spesa dei consumatori e aumento degli utili aziendali. La comprensione di queste differenze aiuta gli investitori ad adattare le proprie strategie per affrontare efficacemente sia le fasi di ribasso che i periodi di crescita.

Come investire in un mercato ribassista

Investire in un mercato ribassista può essere impegnativo, ma esistono diverse strategie che possono aiutarti a superare la fase di ribasso e potenzialmente a trarne vantaggio:

● Concentrarsi sulla qualità: cerca aziende fondamentalmente solide, con ottimi bilanci, utili costanti e bassi livelli di indebitamento. Queste aziende hanno maggiori probabilità di resistere alle crisi economiche e di riprendersi più rapidamente quando il mercato migliora.

● Dollar-Cost Averaging: questa strategia prevede l'investimento di un importo fisso a intervalli regolari, indipendentemente dall'andamento del mercato. Distribuendo i tuoi investimenti, puoi ridurre l'impatto della volatilità ed evitare il tentativo di prevedere il mercato.

● Diversifica il tuo portafoglio: distribuisci i tuoi investimenti tra diverse classi di asset, come azioni, obbligazioni, immobili e materie prime. La diversificazione può contribuire a mitigare i rischi e a ridurre l'impatto di un mercato ribassista sul portafoglio complessivo.

● Investi in azioni difensive: le azioni difensive sono quelle che tendono ad avere una buona performance durante le fasi di recessione economica, come i servizi di pubblica utilità, i beni di prima necessità e le aziende del settore sanitario. Queste industrie forniscono beni e servizi essenziali di cui le persone hanno bisogno indipendentemente dalle condizioni economiche.

● Considera le obbligazioni e gli investimenti a reddito fisso: le obbligazioni e altri titoli a reddito fisso possono fornire un flusso di reddito stabile e sono generalmente meno volatili delle azioni. In particolare, i titoli di Stato sono considerati investimenti sicuri nei periodi di incertezza dei mercati.

● Utilizza gli ETF inversi: gli ETF (exchange-traded funds, ovvero fondi scambiati in borsa) inversi sono progettati per aumentare il loro valore quando l'indice sottostante diminuisce. Questi strumenti possono essere utilizzati per coprire il rischio di ribasso dei mercati, ma devono essere utilizzati con cautela a causa della loro complessità e dei potenziali rischi.

● Cerca le occasioni: i mercati ribassisti possono offrire l'opportunità di acquistare asset di alta qualità a prezzi scontati. Concentrati su società con solidi fondamentali che sono temporaneamente sottovalutate per via delle condizioni di mercato.

● Rimani calmo/a e paziente: i mercati ribassisti possono essere impegnativi dal punto di vista emotivo, ma è importante mantenere la calma ed evitare di prendere decisioni impulsive. Mantieni una prospettiva a lungo termine e ricorda che i mercati si sono storicamente ripresi dalle flessioni.