Analista: Dati sull'inflazione deboli potrebbero spingere la Federal Reserve a tagliare i tassi d'interesse, ma le prospettive macroeconomiche restano cupe

Secondo The Block, il mercato delle criptovalute si è calmato dopo la pubblicazione dei dati CPI di giovedì, che hanno mostrato un calo generale dell'inflazione negli Stati Uniti il mese scorso per la prima volta dal 2020 e 2021. L'analista di BRN Valentin Fournier ha affermato che, sebbene i dati di marzo non includano l'ultimo rimbalzo delle tariffe, la Federal Reserve potrebbe "tagliare i tassi di interesse e allentare le condizioni finanziarie" a maggio, il che potrebbe stimolare asset come Bitcoin. Fournier ha anche ipotizzato che i fondi cripto di Wall Street potrebbero presto vedere un grande afflusso di capitali. Ha dichiarato che con fattori positivi come l'allentamento dell'inflazione, possibili tariffe di picco e l'insediamento del nuovo presidente della SEC che convergono insieme; nonostante l'alta volatilità, i rischi a lungo termine sono limitati e gli impatti a breve termine delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti potrebbero essere esagerati. Tuttavia, alcuni esperti hanno sottolineato che il CPI di marzo potrebbe avere un impatto limitato sulle decisioni della Fed a causa delle tariffe e delle guerre commerciali. Mike Cahill di Douro Labs ha detto che il crollo del mercato obbligazionario, il raffreddamento dell'inflazione e le tariffe ritardate non sono reset macro ma segnali di squilibrio strutturale; il sistema globale è ancora sotto pressione. Mike Marshall di Amberdata crede che, basandosi sul tumulto finanziario tradizionale, lo sfondo macro a lungo termine per le criptovalute rimanga ribassista.